Concluso il 16° congresso S.I.Co. sul counseling a Roma a dicembre. Relatori, partecipanti, scuole, counselor a confronto: neuroscienze e mindfulness una nuova visione

Concluso il 16° congresso S.I.Co. sul counseling a Roma a dicembre. Relatori, partecipanti, scuole, counselor a confronto: neuroscienze e mindfulness una nuova visione

Concluso il 16° congresso S.I.Co. sul counseling a Roma a dicembre.

Relatori, partecipanti, scuole, counselor a confronto:

neuroscienze e mindfulness una nuova visione

 

By Stefano Lesti  19/12/2019

 

 

Concluse le due giornate a Roma presso l’Hotel H10, i primi di dicembre, del congresso nazionale S.I.Co. – Società Italiana di Counseling. Un rendez-vous giunto alla 16^ edizione, non sui soliti tecnologismi psicologici ma un’indagine moderna del mondo interiore, sulle strade nuove da percorrere alla luce anche delle scoperte neuro scientifiche e della Mindfulness.

I suoni del violoncello di Paolo Andriotti del gruppo musicale Mirabilis Ensemble hanno aperto il congresso e creato le condizioni favorevoli all’ascolto. Un simposio, non congresso come lo ama definire il Presidente S.I.Co. Gigliola Crocetti perché si concentra sul “Noi”.

PRESIDENTE S.I.Co. GIGLIOLA CROCETTI CON MEMBRI DEL C.d.A.

“L’umanità ha l’obiettivo di essere felice – spiega il Presidente Gigliola Crocetti – il counseling, quindi, come indagine per cercare la felicità nonostante le nostre insoddisfazioni”. Come la falena cerca della luce e anela al bene così il congresso si apre cercando un’interazione con il pubblico una relazione per tirare fuori ex ducere soluzioni al nostro vivere. La musica diventa qui strumento di indagine e le “visualizzazioni” per cercare un orizzonte diverso, oltre i soliti meccanismi. E se le strade sono tre, bello scegliere quella con tante curve, più incerta ma dove c’è l’opportunità per migliorare e crescere.

Tanti gli interventi sono stati autorevoli come quello del Consigliere Nazionale S.I.Co. Andrea Gogliani, il quale, ha invitato a guardare il counseling come un tributo di valore, gli ha fatto eco Giuseppe Bolongaro Vicepresidente S.I.Co., il quale, ha auspicato un counseling in crescita meritevole di tutti i risultati raggiunti in questi anni. In una sala gremita i partecipanti – un centinaio di partecipanti – tra studenti delle scuole counseling ed esperti del settore del sud e nord Italia.

PROFESSOR ANTONIO AMODIO UNIVERSITÀ CATTOLICA GEMELLI – NEUROSCIENZE

Non è mancato, infatti, l’apporto di Antonio Amodio psichiatra e psicoterapeuta della Università cattolica “A. Gemelli di Roma” sulle nuove scoperte Neuroscientifiche del cervello.” 40 anni fa l’amigdala non si sapeva, neanche, a cosa servisse- chiosa il professore – nascosta nella parte più profonda del cervello veniva valutata con una certa indifferenza.

Ma oggi gli studi attuali hanno capito la sua importanza per la gestione delle emozioni e dell’empatica. Molte patologie, infatti, a causa di alterazioni dell’amigdala causano forme di psicopatia. “lo psicopatico – continua Amodio – fa del male ma non ha rimorso non capisce”.
Molto apprezzato anche l’intervento di Patrizio Paoletti uomo di pace, coach e presidente della Fondazione omonima, presente in tutto il territorio nazionale e in particolare a Roma per lo sviluppo e la comunicazione armonica dell’uomo.

Si è parlato di consapevolezza e coscienza nella sua dimensione sferica, dell’essere legato al passato e al futuro, in particolare sulla memoria predittiva. L’uomo raggiunge la sua massima intelligenza quando attraverso una buona comunicazione raggiunge il risultato ha commentato Paoletti.

I temi affrontati sono stati ricchi, puntando dalla ricerca del bene come atto filosofico – la capacità di visione è guardare bene da dove siamo partiti e dall’utilizzo di questa vita – a spingere il me migliore di me, evitando le mie emozioni negative. Un progetto ambizioso: educarsi all’eccellenza per compiere quel salto evolutivo tanto ricercato.

Insomma il counseling è un modo di vita aperto a tutti ma anche a chi soffre di malattie importanti come l’Alzheimer. È stato, davvero, toccante l’intervento della psicologa professional expert counselor Aurelia Gagliano, portando il suo esempio di Alzheimer in famiglia e ricordando come a Bari vi sia un centro di eccellenza. Tra la scala dei bisogni di Maslow, il non giudizio, la non paura e l’accoglienza, ha dipinto un nuovo modo di concepire una malattia vista spesso solo dagli esiti violenti.

La partecipazione di Selene Calloni William allieva di James Hilmann psicologa, scrittrice e documentarista ha portato il congresso in una dimensione onirica. Sei anni nelle foreste dello Sri Lanka con un maestro sciamanico parla del dolore da un inedito punto di vista: non il controllo della sofferenza bensì un ascolto attivo, un dialogare per sciogliere la paura. “Il singolo individuo può farcela, può scegliere l’amore e il dialogo – chiosa la Calloni – e la relazione diventa l’unica realtà possibile”.

Da Napoli la presidente ass.ne Metis docente di filosofia Giovanna Borrello da sempre impegnata sul fronte femminile promotrice di corsi di alta formazione sul counseling filosofico. Importante anche la partecipazione dell’associazione Risvegli di Fiorella Bruna La Musta sulla componente naturale e culturale del giudizio, Enrica Scambia docente del metodo Rio Abierto ha concentrato il discorso sul modello: il counselor è la chiave del vero professionista.

Andrea Di Carlo docente senior di Mindfulness e protocollo MBSR su l’importanza dell’attenzione mentre Paola Pietrangeli pedagogista sulle emozioni e Pietro Bonanno medico direttore sulla scuola Gestalt di Taranto. Idalgo Carrara expert trainer counselor ha descritto la personalità e la pratica del counselor. Il congresso si è poi concluso nella seconda giornata con le sessioni dei laboratori di intervisione tematici condotti da supervisori S.I.Co. Per il sostegno e il patrocinio vanno i ringraziamenti alla Città Metropolitana di Roma Capitale, Asl Roma 3, Regione Lazio, Life Training Academy, Unipol Sai, Casa Ambiente di Torino e BCC Roma.

CATERINA DELLA VALLE